Come creare un memory hook efficace per la nostra comunicazione

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Il memory hook, tradotto letteralmente “gancio della memoria”, è l’elemento di un messaggio concepito per attirare l’attenzione degli interlocutori e farsi ricordare. In altre parole, il memory hook è qualcosa di distintivo e/o memorabile che cattura l’interesse della persona ed entra in testa attraverso l’uso di slogan accattivanti, jingle musicali, personaggi iconici, colori distintivi o qualsiasi altro elemento che lasci un’impressione duratura e positiva nella mente del target.

 

Il marketing che funziona sempre

L’obiettivo di marketing del memory hook è creare un legame emotivo o un’associazione positiva con il marchio o il prodotto, in modo che i consumatori si ricordino facilmente dell’azienda quando devono fare un acquisto o consigliarla. In un ambiente saturo di comunicazione e di informazioni, avere un memory hook efficace fa la differenza perché aiuta a distinguersi dalla concorrenza e crea una connessione duratura con il pubblico. Il memory hook infatti è qualcosa che resta impresso nella mente delle persone, indipendentemente dalla sua natura: può essere composto da parole, da suoni, da immagini o da qualunque cosa si faccia ricordare positivamente e sia ripetibile, l’importante è che aggiunga qualità a quello che facciamo e sia memorizzato all’istante.

 

Come creare un memory hook efficace?

Il nostro gancio deve attirare l’attenzione del pubblico e al tempo stesso esprimere il punto di forza della nostra attività. Abbiamo a disposizione poche, pochissime parole – meglio se ritmate o in rima – per dire chi siamo, cosa facciamo e perché sceglierci, ovviamente restando professionali. Dobbiamo descrivere uno dei concetti chiave del marketing, ovvero la cosiddetta unique selling proposition (USP), l’offerta di valore unica e distintiva che offriamo ai nostri clienti, che ci differenzia dalla concorrenza e che convince il consumatore, i cui elementi chiave sono appunto l’unicità, la memorabilità e la chiarezza. Una USP che funziona può basarsi per esempio sulla qualità superiore del prodotto (il Tonno Rio Mare che si taglia con un grissino), sul costo più basso (vedi lo slogan di Mondo Convenienza), sulla sostenibilità ambientale (tutta o quasi la comunicazione di Hera) o sul sentimento come i celebri slogan “Un diamante è per sempre” di De Beers, “Just do it” di Nike  e “Yes, We Can” di Obama. Chiariamo: memory hook e USP non sono la stessa cosa, il primo punta alla creazione di un’impressione duratura nella mente del pubblico, la USP si concentra sulla comunicazione dei benefici distintivi del prodotto nel lungo termine.

 

Come elaborare un memory hook efficace?

Un memory hook efficace racconta la nostra attività, aggiunge qualità al nostro lavoro e si fa ricordare molto facilmente. Ma come mettere insieme tutte queste caratteristiche con poche parole? Per cominciare possiamo analizzare tutti gli elementi più importanti del nostro lavoro: caratteristiche distintive dei prodotti e dei servizi, la storia aziendale, il nome dell’attività, i risultati raggiunti… A questo punto pensiamo a che cosa si aspetta il nostro cliente tipo (buyer personas) e inseriamo nel nostro gancio la caratteristica più importante: sicurezza, divertimento, fiducia, produttività e così via.

memory hook

 

La ricetta per un memory hook efficace?

  • Breve e conciso: poche parole, quelle giuste
  • Risvegliare i sensi, evocare sensazioni
  • Riconoscibile e ripetibile nel tempo
  • Facile da ricordare e motore del passaparola

Memory hook per presentazioni memorabili

Durante le presentazioni aziendali, soprattutto in contesti con molti partecipanti dove le informazioni sono tantissime e il tempo a disposizione per ciascuna azienda è sempre troppo poco, avere un memory hook efficace fa la differenza. È il caso, per esempio, di associazioni e organizzazione di networking come BNI, finalizzate allo scambio di referenze di business. In BNI le aziende si ritrovano a colazione una volta a settimana per conoscersi e scambiarsi lavoro. In queste occasioni ogni imprenditore ha a disposizione 60 secondi per presentare la propria attività e far capire ai colleghi quali sono le referenze di lavoro che vorrebbe ricevere, quindi la tipologia di cliente ideale. Va da sé che 60 secondi sono pochi per raccontare chi siamo, cosa facciamo e come lo facciamo, quindi un memory hook diventa uno strumento di comunicazione indispensabile, soprattutto se usato al termine della presentazione.

 

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La potenza dei ricordi nel marketing

La memoria costituisce la base del marketing: se non avessimo ricordi, non avrebbe senso fare pubblicità. La potenza dei nostri ricordi è determinante per raggiungere gli obiettivi e i risultati prefissati, è direttamente proporzionale al successo della nostra comunicazione. Per avere ricordi memorabili servono parole e immagini che si fanno ricordare: l’efficacia del nostro memory hook va di pari passo con la reazione (positiva, ovviamente) che suscitiamo nel nostro pubblico. Per dare forza al nostro memory hook possiamo giocare con le parole, oppure comunicare un’immagine così forte da restare impressa nella mente, o ancora far ridere, cantare, incuriosire o emozionare. Oppure rivolgerci a un consulente di marketing che sa trovare le parole giuste per noi e per il nostro pubblico.

 

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