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La pubblicità online è sempre più costosa e difficile, i costi (CPC) sono alle stelle e continueranno a salire, i grandi brand si accaparrano il mercato con investimenti da capogiro e buona parte degli e-commerce fanno fatica a raggiungere un ritorno sull’investimento (ROI) accettabile. Ma in questo scenario, le attività presenti fisicamente sul territorio possono ancora far sentire la loro voce, senza investire migliaia di euro al mese, attraverso gli strumenti del local advertising.
Google Ads è lo strumento per eccellenza della pubblicità digitale, ma non è l’unico, sia per le grandi aziende che per le piccole realtà locali: un buon piano di marketing infatti affianca pubblicità online e offline, SEA e SEO, social media marketing e campagne adv per i motori di ricerca. Partiamo da Google Ads e vediamo nello specifico quali sono le attività che possiamo intraprendere per trovare nuovi clienti, fidelizzare quelli che già hanno scelto i nostri prodotti e servizi, alzare l’asticella delle conversioni e incrementare il nostro business attraverso l’advertising local – qui parliamo invece di SEO e qui di Facebook Ads.
Da Google My Business alle Schede delle Attività
Prima si chiamava Google My Business, oggi sono Schede dell’Attività, ma a conti fatti la sostanza è sempre la stessa: parliamo della scheda che si apre sulla destra dei risultati di ricerca e che riporta nome, mappa, foto e contatti dell’attività, uno strumento imprescindibile per ogni azienda localizzata fisicamente sul territorio. Spesso le Schede delle Attività sono create dal proprietario dell’azienda, ancora più frequentemente non sono ottimizzate né curate nei dettagli: foto, recensioni, orari e domande degli utenti purtroppo vengono gestite in modo approssimativo, anche se rappresentano il primo e più importante contatto con gli utenti – più importante del sito web!
Attività di marketing online e offline insieme?
Buona parte delle aziende locali fa (ancora) pubblicità offline: cartellonistica, volantinaggio, porta a porta, cartoline promozionali, adesivi e così via. Ben venga, se porta risultati, perché l’investimento spesso è minimo, ma sono tutte attività che richiedono tempo e fatica e che, di solito, hanno un ritorno sull’investimento modesto. Il marketing locale di Google Ads, al contrario, può sollevare l’immagine dell’azienda e far decollare il business locale con un budget ridotto. Ecco come.
Campagne di ricerca e parole chiave locali
Il successo di una campagna search di Google Ads risiede per lo più nello studio e nella scelta delle parole chiave da utilizzare per i nostri annunci. Attraverso gli strumenti gratuiti messi a disposizione da Google, e soprattutto con i più pratici software SEO online a pagamento, possiamo scoprire quali sono gli intenti di ricerca (ovvero le parole) più digitali dai nostri potenziali clienti, la stagionalità delle ricerche, il livello di competizione e il costo di ogni keyword. Ma che cosa c’entra tutto questo con il local advertising? Be’, possiamo facilmente geo-localizzare la pubblicità su Google e al tempo stesso circoscrivere geograficamente le ricerche degli utenti. Questo significa che possiamo ovviamente inserire il nome della città o della regione nella parola chiave (ed esempio “marketing digitale a Firenze”) oppure limitarci alla keyword generica “marketing digitale” e geo-localizzare la campagna pubblicitaria nell’area del comune di Firenze.
Dalle estensioni agli asset negli annunci di Google
Anche in questo caso Google ha cambiato il nome allo strumento, ma la sostanza non è cambiata: se prima Big G ci chiedeva di inserire nell’annuncio tutte le estensioni più utili, ad esempio il numero di telefono e la località, oggi si chiamano asset e consentono a noi di agganciare all’annuncio la Scheda dell’Attività, agli utenti di trovarci con Maps e con il navigatore, ma soprattutto di chiamarci con un semplice clic. Allo stesso modo funzionano gli annunci di chiamata, che presentano il numero di telefono scritto più grande e un breve testo di call to action – hai bisogno di un copywriter?
Annunci dinamici per tutte le sedi aziendali
Mettiamo che la nostra azienda offra lo stesso servizio o prodotto in più città o zone geografiche: per esempio abbiamo una catena di ristorazione o un negozio di casalinghi non soltanto a Firenze, ma in ogni provincia della Toscana. Invece di fare una campagna di local advertising per ogni provincia/negozio, possiamo farne una soltanto e indicare a Google Ads le località che ci interessano. In questo modo sarà il motore di ricerca a localizzare l’utente e a proporgli la campagna più utile (e vicina) per lui.
Campagne di Performance Max Local
Strumento nuovo, sulla carta molto promettente, le campagne di Performance Max Local (PMax) possono incrementare le campagna di local Ads consentendoci di impostare i famosi asset di Google inerenti alla nostra attività. Ovviamente l’obiettivo generale della nostra campagna sarà la promozione e la visita al negozio locale, ma sceglieremo gli obiettivi della conversione tra quelli proposti dalla piattaforma, per esempio il contatto telefonico o le indicazioni stradali per raggiungerci, agganciando quindi la Scheda dell’Attività e selezionando le impostazioni più classiche come target e budget. Utile sia su Maps che sulla rete Display, Gmail e YouTube, anche in fase di re-marketing.
Sfruttiamo Google Ads per le campagne local
Il local advertising può aumentare in modo esponenziale la visibilità online della nostra attività locale, aiutandoci così non soltanto a trovare nuovi clienti, ma migliorando al tempo stesso la percezione del brand e di ciò che rappresenta nel settore di riferimento. A patto, ovviamente di affidarsi a un consulente di marketing digitale specializzato nel marketing per attività locali. Soltanto così possiamo vincere contro i competitor online presenti sul territorio e contro i grandi brand.