7 consigli SEO per essere primi su Google

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Essere primi su Google tra i risultati organici (ovvero non sponsorizzati) richiede un buon lavoro di ottimizzazione delle pagine web, sia lato tecnico che per quanto riguarda i contenuti. Un compito complesso che tocca moltissimi aspetti: oggi ne abbiamo scelti alcuni partendo dalle domande più comuni dei nostri clienti. Ecco i 7 consigli SEO per migliorare il posizionamento delle nostre pagine.

Target e parole chiave

Tutto parte dallo studio delle keyword, ovvero delle parole chiave in linea con i tuoi prodotti e servizi, ma soprattutto con ciò che cerca il tuo target. Dobbiamo infatti utilizzare lo stesso linguaggio degli utenti che vogliamo attirare sul nostro sito web, per intercettare volumi di traffico web maggiori e apparire nelle prime posizioni di Google. Attraverso strumenti come SeoZoom e Semrush possiamo scoprire quali sono le domande che il nostro target di utenti rivolge ai motori di ricerca (su Google, ma anche Youtube o Amazon), con i relativi volumi di traffico e livello di difficoltà. A questo punto sarà facile scegliere le keyword con il miglior rapporto tra volume e competitività.

Possiamo cercare di apparire tra i primi risultati di Google per keyword secche (ovvero formate da una sola parola) o per le cosiddette long tail, ovvero keyword composte da 3 o più parole. Le long tail sono speso vincenti perché intercettano un pubblico molto interessato a quel prodotto o servizio, hanno di norma un livello di competitività più basso e rispondono appieno alle esigenze degli utenti.

La qualità dei contenuti è fondamentale per la SEO

Uno dei migliori consigli SEO che possiamo dare riguarda la qualità dei contenuti: molte persone creano contenuti focalizzando l’attenzione soltanto sui motori di ricerca, ma le nostre pagine web devono essere interessanti prima di tutti per gli utenti che le visitano. Ovviamente dobbiamo ottimizzarle al meglio seguendo le linee guida di Google, ma ricordiamoci che sarà lo stesso motore di ricerca a premiarci quando si accorgerà che i nostri contenuti piacciono agli utenti del web. Pagine commerciali o informative, schede prodotto o articoli del blog: tutti i contenuti devono essere pensati per gli utenti e ottimizzati per i motori di ricerca, devono rispondere appieno al search intent fornendo così risposte esaurienti.

Ottimizzare i Tag per Google

Sembra banale, quando parliamo di consigli utili per la SEO, ma basta dare un’occhiata ai siti web che gravitano anche nelle prime posizioni di molte SERP per capire quanto invece sia importante per avere un semplicissimo vantaggio competitivo. Ottimizzare i Tag infatti non costa nulla e ci permette di far capire a Google e agli utenti di che cosa parlano le nostre pagine web:

Title: il titolo della pagina che contiene la nostra keyword principale, massimo 60 caratteri;

Meta description: riepiloga il contenuto della pagina. Massimo 150 caratteri per invogliare il lettore a cliccare sul nostro risultato;

Header: i titoli presenti nelle pagine web (H1, H2, H3, H4…) per organizzare in modo gerarchico il contenuto;

Alt Tag: anche le immagini devono essere ottimizzate secondo il contenuto (e le parole chiave) che rappresentano.

Siti web Mobile first

Google considera la qualità (soprattutto la velocità) del nostro sito web da mobile prima che da desktop. Anzi, per molti parametri, la visualizzazione da desktop non è neppure presa in considerazione del motore di ricerca di Mountain View. Dal 2023, Google scopre e indicizza i nuovi siti attraverso il sistema “mobile first indexing”. D’altra parte la maggior parte delle ricerche inerenti a prodotti e servizi viene effettuata da smartphone (e la tendenza è in aumento, vedi le statistiche SEO raccolte da blucactus.it). Questo significa che il nostro sito web dovrà essere ottimizzato per la visualizzazione da dispositivi mobile e che la UX da smartphone dovrà essere al primo posto quando progettiamo e sviluppiamo le nostre pagine web.

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Esperienza utente: protocollo HTTPS e Core Web Vitals

HTTPS è più sicuro di HTTP, perché utilizza un certificato SSL che cripta i dati trasmessi in entrata e in uscita, quindi è preferibile per la sicurezza e per la privacy degli utenti. Di conseguenza Google privilegia e premia sulla SERP tra i risultati organici i siti web che utilizzano questo sistema.

Sempre in tema di page experience, Google stabilisce alcune metriche fondamentali che misurano l’esperienza dell’utente utente per quanto riguarda le prestazioni di caricamento, interattività e stabilità visiva di una pagina web: i cosiddetti Core Web Vitals. Queste metriche contano sempre di più nel giudizio che Google attribuisce al nostro sito, quindi influenzano moltissimo il posizionamento del nostro sito web: ecco perché è fondamentale affidarsi a un professionista per lo sviluppo del sito web.

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Link interni ed esterni, in entrata e in uscita

Tra le tecniche SEO per migliorare il posizionamento di un sito web spicca infatti la link building, ovvero l’insieme delle strategia di acquisizione (a volte acquisto) di link utili e di collegamento tra le pagine interne al sito. I link sono collegamenti tra due pagine online, ovvero l’anima del web per come è stato pensato e creato. Proprio per questo, seguendo a logica originaria di Internet, contano molto tra i fattori di posizionamento di un sito web: più link in entrata (backlink) avremo da fonti autorevoli, più Google giudicherà i nostri contenuti rilevanti e ci premierà sulla SERP. Va da sé che i link devono essere autentici (non comprati, in teoria) e pertinenti al nostro contenuto, altrimenti rischiamo di darci la zappa sui piedi e incorrere in una penalizzazione.

È molto importante però anche l‘organizzazione dei link interni al sito web, ovvero i collegamenti tra le varie pagine, che migliorano l’esperienza dell’utente e indicano a Google le connessioni e la gerarchia nei nostri contenuti: dal menù ai bradcrumb, possiamo concentrare la “link juice” verso le pagine più importanti del nostro sito web in modo strategico.

La forza del blog aziendale

Avere un blog è strategicamente importante per due motivi: intercettare le ricerche degli utenti e proporre contenuti utili attraverso i nostri canali di comunicazione, per esempio newsletter e social network. Concentriamoci sulla SEO: attraverso gli articoli del nostro blog possiamo ottenere visibilità organica posizionandoci sulla SERP per parole chiave e intenti di ricerca che altrimenti non potremmo intercettare. Per fare un esempio concreto, questo articolo vuole intercettare tutti gli utenti del web che cercano consigli SEO, quindi bisogni in linea con l’attività di Digital Rocket (ovvero la consulenza e in particolare il servizio di ottimizzazione SEO). Un blog costa poco e porta grandi risultati – altrimenti non esisterebbe questo articolo.

La SEO è un campo molto vasto, questi 7 suggerimenti SEO sono preziosi per migliorare il posizionamento del tuo sito web, ma da soli non bastano per arrivare in prima posizione su Google. Per la prima posizione puoi contattarci e studiare insieme ai noi la strategia SEO migliore per i tuoi obiettivi di marketing.

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